Quando si perde l’erezione: che fare?

Perdere l’erezione o non riuscire a raggiungere un’erezione adeguata per un rapporto sessuale è qualcosa che accade più spesso di quanto si possa pensare nella vita di uomo.

Ma quando bisogna occuparsene? Quando è utile contattare uno specialista?

  • Innanzitutto quando ci rendiamo conto che non è un episodio che capita raramente ma che al contrario succede spesso tanto da rendere la vita sessuale meno soddisfacente;
  • quando ci provoca frustrazione, delusione, rabbia;
  • quando diventa un problema nella relazione sentimentale con la/il proprio partner;
  • quando ogni rapporto sessuale si vive con ansia e preoccupazione;
  • quando prima e/o durante  un rapporto sessuale si pensa: anche questa volta perderò l’erezione– non devo perdere l’erezione.
  • quando si pone molta attenzione allo stato dell’erezione, cioè quando durante un rapporto si controlla continuamente se c’è l’erezione.

La paura di non riuscire ad avere l’erezione o a mantenerla è una della cause immediate della disfunzione erettile: penso che perderò l’erezione, mi focalizzo su di essa (è abbastanza eretto? Sto perdendo l’erezione? ecc.) e dunque accadrà proprio ciò che sto pensando. Questo perché più ci si concentra sulla prestazione, più l’ansia sale, penalizzando il coinvolgimento nel rapporto sessuale. L’”ansia anticipatoria” relativa alla prestazione sessuale da dunque inizio ad un circolo vizioso di paure dell’impotenza con probabile escalation da un singolo episodio passeggero ad uno stato di difficoltà dell’erezione più cronico. Prima affrontiamo questa situazione, prima evitiamo di entrare in un vortice di frustrazione che porta sempre di più ad aggravare il problema, rendendolo stabile.

Le cause possono andare a ricercarsi anche nella relazione sentimentale: conflitti di coppia  possono esprimersi attraverso un sintomo (come la difficoltà erettile) e dunque la perdita dell’erezione può rappresentare un problema che ha origine nella coppia.

Altre cause sono legate ad aspetti più profondi della persona ed è appunto attraverso un percorso adeguato che possono essere affrontate.

Che fare?

Non aspettare che il tempo risolva il problema perché più il tempo passa più la difficoltà può cristallizzarsi in un disturbo cronico da cui sembra sempre più difficile uscirne.

Utilizzare metodi farmacologici come ad esempio il viagra può non risolvere e generare maggiore frustrazione;  si inizierà a pensare: neanche con il viagra riesco? Oppure: sono così grave che ho bisogno del viagra? In realtà non è così: se l’innesco del problema è la mente, il viagra non risolverà nel lungo periodo ma aumenterà solo la frustrazione percepita.

Se non si evidenzia un disturbo con origine organica del problema, un percorso psicoterapeutico è utile per affrontare e risolvere la problematica sessuale.